https://it.wikipedia.org/wiki/Alano_di_Piave
Alano di Piave è un comune di 2.773 abitanti della provincia di Belluno. Dista circa 40 km dal capoluogo Belluno.
Onorificenze
Medaglia d’argento al merito civile «Comune situato in posizione delicata in prossimità delle zone di confine, durante entrambi i conflitti mondiali subì l’urto violento degli eserciti che si contendevano la conquista del territorio. Diede esempio d’indomito coraggio ed amor patrio offrendo uomini all’esercito e alle formazioni partigiane. Patì enormi distruzioni e un gran numero di vittime fra civili inermi, mentre la popolazione tutta affrontò con fierissimo contegno i disagi e le sofferenze dei due dopo guerra.» — Alano di Piave, 1915-1918 1940-1945
Altre notizie
Alano di Piave sorge a mezza collina, sulle pendici del versante orientale del Monte Grappa e si sviluppa lungo la sponda destra del Piave. Si trova sulla strada di chi dalla pianura (Padova, Treviso, Venezia) sale verso l’Agordino, a metà tra Montebelluna (20 km.) e Feltre (20 km.). Il territorio comunale è quasi interamente situato all’interno di una conca di origine fluvioglaciale, che ha sbocco a est, ove incontra il Piave. Lungo il confine occidentale, oltre il quale si erge il massiccio del Monte Grappa, si estendono, a 1000 m. di altezza circa, alcune valli: è lì che nei mesi da giugno a settembre si pratica l’alpeggio. Grazie alla felice posizione, Alano di Piave gode di un clima mite.
La popolazione risiede per metà nel capoluogo e per metà è distribuita nelle frazioni di Campo, Colmirano e Fener.
Storia
Le origini del comune, antichissime, sono incerte; quel che è sicuro è che vi dovevano essere degli insediamenti nella zona già in età romana: lo confermerebbe il ritrovamento di un miliario romano a Fener. Secondo il Pilla, il reperto sarebbe appartenuto al prolungamento della via Aurelia che congiungeva “Patavium” (Padova) ad “Acelum” (Asolo); lo studioso infatti esclude la comune ipotesi del passaggio della via Claudia Augusta Altinate attraverso la valle a metà costa sulla destra Piave.
La prima attestazione di Alano – la cui etimologia andrebbe ricondotta, secondo alcuni, all’orda barbarica degli Alani, lì calati dal Nord, e, secondo altri, più modestamente, alla lavorazione della lana, un tempo assai diffusa nella zona – si trova in un documento dell’VIII secolo. Successivamente, a partire dal X–XI secolo, le notizie sulla comunità s’infittiscono: la confusione presente nelle carte del tempo è la chiara conseguenza del continuo succedersi di governi diversi nel controllo di Alano e dei territori limitrofi, costantemente contesi tra i vari signori di Feltre e Treviso. Tuttavia gli alanesi non subirono soltanto i tristi effetti di queste lotte: dovettero sopportare infatti i combattimenti – che si trascinarono fino agli inizi del ‘500, al tempo della guerra di Cambrai – per il possesso della trecentesca fortezza di Castelnuovo, dalla quale si dominavano le vie stradale e fluviale. Ciò nonostante la gente del posto, dedita per lo più alla pastorizia dato lo scarso reddito che derivava dall’agricoltura, assai difficile in un territorio così vario e poco pianeggiante, attraversò per tre secoli a partire dai primi decenni del ‘500 dei periodi tranquilli e fiorenti; si specializzò sempre più in fruttuose attività artigianali quali la lavorazione della lana e del ferro e la produzione di calce. La vicinanza del Piave fece di Fener un discreto centro di commerci. I drammatici avvenimenti che durante il primo conflitto mondiale si svolsero nella conca di Alano – situata in zona neutra e pertanto colpita dalle artiglierie austriaca e italiana ad un tempo – ne devastarono letteralmente il territorio. Gli alanesi guardarono così all’Europa e alle Americhe, verso cui emigrarono numerosi come avevano fatto i loro antenati tra l’800 e il ‘900.
Non meno tragici furono gli anni del secondo conflitto mondiale, seguito anch’esso da un cospicuo flusso migratorio diretto verso il Belgio, la Germania e la Francia.
Negli ultimi anni Alano ha conosciuto un notevole incremento delle attività artigianali, particolarmente nei settori dell’occhialeria, dei lampadari e della falegnameria. Il paese dispone di un solo albergo, tre ristoranti e una casa di soggiorno che, nata come centro culturale, ospita oggi gli anziani.
Una raccolta di foto storiche di Alano, un’aspetto diverso da come lo trovate ora……